Chris Evert, la tennista che diede nome ad un gioiello

Chris Evert, il cui nome completo è Christine Marie Evert, è considerata una vera icona del tennis, un’atleta che nel corso della sua carriera è riuscita a conseguire risultati eccezionali e che ancora oggi rappresenta un vero punto di riferimento per questa disciplina, lavorando come commentatrice televisiva e gestendo un’importante scuola di tennis.

Una tennista di grandissimo successo

Sulla carriera della Evert ci sarebbe tanto da dire, d’altronde è sufficiente visitare la pagina dedicata di Wikipedia per notare subito come la tennista statunitense sia riuscita a conseguire tanti importantissimi successi, dagli Australian Open ai Roland Garros, dagli Wimbledon agli US Open, sia in singolo che in doppio.

Memorabile ed “eterna”, inoltre, è stata la sua rivalità con un’altra tennista di grandissimo successo, ovvero quella con Martina Navrátilová, tennista ceca naturalizzata statunitense che nel medesimo periodo storico, indicativamente per tutti gli anni Ottanta, era ad un livello top mondiale.

Chris Evert la tennista che diede nome ad un gioiello

Il singolare episodio che vide protagonista la Evert

Nella carriera della Evert figura un episodio molto singolare, un evento che ha di fatto intrecciato il mondo del tennis con quello della gioielleria: un episodio che avvenne durante un suo match, infatti, ha addirittura dato un nome ad uno dei gioielli maggiormente in voga nei tempi odierni.

Prima di scoprire qual è questo gioiello che deve il nome alla celebre tennista, andiamo indietro nel tempo e riviviamo quel momento così particolare.

È il 1987 e Chris Evert, impegnata in un match degli US Open, è vittima di un piccolo inconveniente: il bracciale che portava al polso, infatti, va letteralmente in mille pezzi in un’azione di gioco.

La Evert chiese di raccogliere tutti i pezzi del suo gioiello, e così fu: sebbene si stesse giocando una partita di evidente importanza, dinanzi a tantissimi telespettatori, la partita subì quest’interruzione decisamente insolita.

Ad incontro concluso, i giornalisti non esitarono nel chiedere alla Evert cosa l’avesse spinta a voler recuperare a tutti i costi quel suo bracciale, d’altronde si sta parlando di un’atleta di importanza internazionale che non avrebbe di certo avuto difficoltà a comprare un bracciale nuovo.

La Evert spiegò che quel bracciale aveva per lei un valore affettivo e che proprio per questo non voleva privarsene, e la cosa suscitò curiosità; d’altronde capita a tutti di legarsi ad un oggetto, magari perché stato regalato da una persona importante o per qualsiasi altra ragione di carattere personale, e quest’episodio fu un chiaro emblema di questo.

Un bracciale che divenne “famoso” e che è sempre più apprezzato

Fu inevitabile, a questo punto, chiedersi quali fossero le caratteristiche di questo bracciale: si trattava di un braccialetto in diamanti dalla struttura piuttosto sottile che era stato disegnato dal gioielliere egiziano George Bedewi.

Quel tipo di gioiello si ritrovò improvvisamente “sotto i riflettori” così che molte donne ne desideravano uno analogo, e da allora esso si impose come un vero e proprio must have la cui popolarità sta crescendo ancora oggi.

Qual è il nome di questo gioiello? Proprio per via dell’episodio descritto, questi particolari bracciali di diamanti sono stati battezzati con il nome della disciplina in questione, tennis, e sono sempre più apprezzati anche nella loro versione maschile.

È interessante notare come oggi molte eccellenze della gioielleria, come ad esempio il brand Crieri, raccontano nei propri siti Internet l’intrigante curiosità storica che contraddistingue i bracciali tennis, segno evidente del fatto che la Evert è riuscita a creare una vera e propria tendenza nel mentre era intenta a gareggiare con la sua racchetta in mano.

 

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