Aprire un negozio di abbigliamento: basta essere fashion victim?

Sai abbinare le varie sfumature di colore, conosci a memoria i migliori brand e le loro caratteristiche, sei tra le poche a sapere che il petite robe noire è il tubino inventato da Coco Chanel. Ed è proprio questa tua attenzione ai dettagli che ti ha fatto pensare di cambiare vita e diventare imprenditrice aprendo un negozio di abbigliamento.

Sicuramente per iniziare questa avventura con il piede giusto non basta essere una perfetta fashion victim, ma servono molti elementi in più. Il più importante è sicuramente quello di conoscere i concetti essenziali per l’avvio di qualsiasi attività in modo da poter essere pianificata nel dettaglio. Del resto è questo il punto cruciale di ogni progetto.

Aprire un negozio


Non si può dire che aprire un negozio di abbigliamento sia un’impresa facile, proprio come spiegato su Nuvoluzione.com, ma neanche impossibile ed è per questo che molte appassionate di moda lo fanno e ci riescono anche molto bene.
Solitamente l’idea di mettersi in proprio arriva dopo un’esperienza più o meno lunga come commessa, ma non è detto che capiti sempre così. Sono molte, infatti, le donne che decidono di far fruttare la loro conoscenza della moda in un negozio tutto loro dove poter scegliere i capi di abbigliamento da proporre ai clienti e dispensare consigli utili.

Le boutique ai tempi degli e-commerce

Con l’avvento degli e-commerce degli ultimi anni è sempre più semplice pensare che le piccole boutique, magari quelle in centro città, non abbiano più ragion di essere. Eppure hanno ancora qualcosa da dire e la loro voce è forte, sicura, diretta, tanto da portare molte donne a buttarsi nell’avventura del negozio di abbigliamento.

Decidere di farlo, non significa riuscirci, ma seguendo alcune regole d’oro non sarà un’impresa irrealizzabile.
I vantaggi di questa realtà più familiare e calda sono molti, sicuramente tra i principali c’è il rapporto con il cliente che viene messo al primo posto, ma anche la scelta che viene fatta dei brand e dei capi che rappresenta il risultato di un continuo lavoro di ricerca delle proprietarie.
Ci sono pezzi più comuni ma anche moltissimi pezzi ricercati, unici, perfetti per chi ama distinguersi senza tralasciare le tendenze.
Il concetto più importante legato all’apertura di un’attività è quello di investirci tutto, principalmente personalità, capacità e, perché no, anche l’anima che è sempre uno degli elementi indispensabili per permettere a un progetto di andare avanti con successo.

Tipologie di negozio

L’idea di una boutique propria è il sogno di qualsiasi donna che voglia proporsi sul mercato del lavoro e dell’imprenditoria. È vero però che non sempre si hanno le competenze, l’esperienza e le disponibilità economiche per farlo. Ciò non significa che il sogno rimanga tale, anzi. Ci sono altre soluzioni che permettono di realizzarlo. Quali? Il franchising è una di queste.
Si tratta di un’affiliazione commerciale che permette di avviare un’attività con semplicità e di ricevere assistenza prima e durante l’apertura. C’è anche un altro dettaglio: affidarsi a un grande marchio significa avere maggiore visibilità legata, chiaramente, a quella che è l’immagine del brand che si rappresenta. Spesso questo è un dettaglio molto importante per far partire un negozio di abbigliamento (ma non solo) con il piede giusto. Insomma, il rischio d’impresa è sicuramente basso.
Nonostante qualche difficoltà e uno spiccato senso degli affari, aprire un negozio in proprio comporta alcuni interessanti vantaggi. Il più importante è che essendo il capo di noi stessi si ha assoluta libertà di decisione, sugli orari, sulle scelte dei capi, sul carico di lavoro e su molti altri aspetti. Ed è proprio questo che, insieme al desiderio di raggiungere un obiettivo professionale e personale, porta una donna a decidere di buttarsi nell’avventura dell’imprenditoria aprendo un negozio di abbigliamento.

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